Plastico FIMF - Fase II
Come avevamo già preventivato in fase di progetto, le esperienze maturate durante le prime uscite del plastico modulare in occasione di Mostre e Manifestazioni avevano dato conferma dei due limiti del layout noto come "Fase I", ovvero:
1) la ridotta possibilità di esercizio a causa del singolo binario passante nella zona posteriore del tracciato;
2) l'impossibilità di espandere il plastico e di introdurre varianti nella forma in mancanza di moduli curvi.
Per ovviare a queste due limitazioni dell'impianto era stata ipotizzata fin da subito una sua eventuale "Fase II" di espansione, non realizzata all'inizio per limitare i costi e per ridurre i tempi al fine di avere un impianto funzionante.
Eliminazione della stazione ombra passante
L'eliminazione della stazione passante, modificata in stazione di testa, consente di svincolare il numero di moduli di servizio posteriori da quelli di parata anteriori eliminando così tutti le limitazioni di tracciato.
La conversione della stazione ombra da passante a stazione di testa rende quindi necessaria una modifica al modulo CR1B e al modulo di servizio RL6 (che diventeranno, rispettivamente, CR1B-M e RL6-M) e rende anche necessaria l'introduzione di un modulo particolare, fuori norma, chiamato FL7-N.
Con questa nuova configurazione, la stazione ombra viene utilizzata solo per la composizione e scomposizione dei convogli che percorrono la linea di parata. In pratica il percorso normale è quello colorato in grigio mentre il percorso in blu viene effettuato solo dai convogli in uscita dalla stazione. Il deviatoio doppio inglese è affrontato in deviata solo dai convogli entranti in stazione.
Introduzione di due coppie di moduli in curva
Come già detto, lo svincolo della linea di parata (moduli FIMF) dalla stazione ombra porta come diretta conseguenza la possibilità di espansione del tracciato. Tale espansione è utile si possa ottenere in diverse direzioni, pertanto è necessaria la creazione di almeno una coppia di curve a 90°. Viene deciso di non costruire la coppia di curve seguendo la normativa FIMF ma di realizzarle in maniera da mantenere la modularità tipica 120 cm X 60 cm utile per una certa semplicità di trasporto e stoccaggio dei moduli. A tale proposito si opta per una soluzione come da figura:
Come si vede, una coppia di moduli consente una curva con raggio comunque elevato (R850 interno e R900 esterno) rimanendo nelle misure canoniche dei moduli standard. Una coppia di moduli viene ricavata smantellando i vecchi moduli CR2A e CR2B (ora CR2A-M e CR2B-M) che non erano mai stati completati nella scenografia mentre l'altra coppia analoga ma speculare viene costruita ex-novo.
Il nuovo cappio di ritorno
Per consentire la chiusura del tracciato ad osso di cane è infine necessario provvedere alla costruzione di un cappio di ritorno semplice. Si decide di mantenere la scelta della modularità meccanica e quindi viene assemblato un cappio diviso in tre sezioni, tutte nelle dimensioni solite di 120cm x 60cm come da figura:
Anche in questo caso si riesce ad ottenere un discreto raggio di curvatura (circa R500) che, comunque, sarà completamente nascosto sotto la scenografia.
Il tracciato definitivo della fase II nella sua massima espansione
Finalmente nel settembre del 2007 tutto il lavoro relativo all'espansione del plastico e conversione alla fase II viene concluso e per la prima volta a Belgioioso, durante la consueta mostra di modellismo, il plastico viene esposto in quella che fino all'avvento del successivo ampliamento, previsto con la "Fase III", rappresenta la sua massima dimensione:
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