Carri Skeleton ed il Caboose


Autore dell'opera: Fulvio Zanda

Carri "skeleton" (skeleton cars) erano dei carri estremamente spartani ed autocostruiti composti perlopiù da un trave portante in legno squadrato sul quale venivano fissati una coppia di carrelli ferroviari (spesso di recupero), una coppia di travi trasversali utilizzata come supporto per il carico e gli organi di aggancio sulle testate. Questi carri venivano utilizzati nelle ferrovie cosiddette "forestali" (logging railroad) a scartamento ridotto che servivano per trasportare alle vicine segherie i tronchi degli alberi abbattuti nei grandi boschi delle Montagne Rocciose in USA e in Canada. I tronchi, spesso enormi, venivano caricati a bordo dei carri attraverso l'uso di "gru" autocostruite (di solito si utilizzava il tronco di un possente albero debitamente sfrondato chiamato "spartree" col quale, attraverso un complesso gioco di carrucole e di funi tirate da macchine a vapore chiamate "donkey engines", venivano sollevati i grandi tronchi) 

Carri "caboose" erano dei piccoli box di legno montati su un carrello ferroviario e servivano come "fine convoglio" nonchè come carri servizio e sui quale trovavano posto uno o più addetti che controllavano il convoglio durante il tragitto che quasi sempre avveniva su tratte ferroviarie estremamente precarie dotate di rotaie accidentate e mal posate

Entrambi i carri skeleton e il carro caboose sono in scala H0 e sono autocostruiti partendo da un kit di produzione americana. Il caboose soprattutto, è completamente rimaneggiato ed è provvisto anche di arredamento ed illuminazione interna

Carri Skeleton:

Caboose: